DISCORSO DI APERTURA DEL PREMIO LETTERARIO
MI E’ STATO CHIESTO COME MAI CI FOSSERO TANTI PREMIATI IN QUESTO CONCORSO LETTERARIO.
VORREI SOTTOLINEARE CHE CHI SI ESPRIME ATTRAVERSO LA NARRATIVA E LA POESIA DEVE ESSERE PRESO IN CONSIDERAZIONE, VALORIZZATO, APPREZZATO E INCORAGGIATO. PER QUESTO MOTIVO GLI ESCLUSI SONO POCHI ED E’ SEMPRE UN DISPIACERE FARLO.
QUEST’ANNO MOLTI I PARTECIPANTI E MOLTI GLI STUDENTI.
SCRIVERE E’, A VOLTE , UN BISOGNO IMPELLENTE PER ESTRINSECARE I PROPRI PENSIERI: LE ASPIRAZIONI, I DESIDERI, I SOGNI. E’ PARLARE DI NOI DEGLI AVVENIMENTI E DEI FATTI CHE CI COLPISCONO IN MANIERA PARTICOLARE … NASCE COSI’ IL BISOGNO DI SCRIVERE O DI FISSARE IN VERSI UN MOMENTO EMOZIONALE. LA POESIA, IN PARTICOLARE, E’ UN ANGOLO SEGRETO DOVE RIFUGIARSI SCARICANDO, A VOLTE, LE TENSIONI INTERIORI…
E ALLORA, COME DICE IL POETA, VIVIAMO IN POESIA I MOMENTI DELLA NOSTRA VITA BELLI O BRUTTI CHE SIANO E DICIAMO CON IL POETA VRETTAKOS CHE TUTTE LE COSE CHE CI CIRCONDANO SONO POESIA…
“- DAI MONTI AI FIORI A TUTTO / QUESTO MONDO CHE MI E’ AMICO / …PERCHE’ TUTTE QUESTE COSE SIETE STATE / LA POESIA /”.
SARA MORINA